“Possiamo non essere mai sufficientemente presenti, ma sufficientemente a contatto con la pienezza delle nostre possibilità.”
Jon Kabat Zinn
Paura, ansia, fobia e panico sono termini che vengono utilizzati talvolta in maniera interscambiabile per indicare una spiacevole esperienza di tensione emotiva. Distinguerli non è essenziale ai fini del nostro discorso e delle possibilità di intervento, anche se può essere utile per comprenderne e riconoscerne la diversa natura.
La paura è l’intensa reazione che sperimentiamo di fronte ad una minaccia, ad un pericolo immediato, sia esso immaginario o reale. È naturale, automatica e necessaria per la nostra sopravvivenza.
L’ ansia è strettamente legata alla paura, ma tende ad essere associata meno ad eventi reali nel momento presente e più all’anticipazione di un eventuale pericolo o disagio.
La fobia è una paura esagerata e spesso invalidante provocata dalla presenza o dall’attesa di un oggetto o situazione specifici.
Il panico non è altro che uno stato di ansia particolarmente intenso, che può durare anche alcuni minuti, in assenza di un pericolo reale, e caratterizzato dalla presenza di sintomi fisici evocativi di un attacco cardiaco, oltre ad alcuni sintomi cognitivi, quali paura di morire, di impazzire, di perdere il controllo di se stessi.